Universo incostante
Vernor VingeChi può dire se l'universo sia sempre e ovunque uguale a se stesso? E
potremmo immaginarne uno dove le leggi fisiche non siano costanti? Nello
spettacolare scenario di questo romanzo la nostra galassia è divisa in
quattro zone: in quella più interna la velocità della luce è un limite
invalicabile che non permette lo sviluppo di alcuna civiltà tecnologica.
Attorno a questa vi è una zona "lenta", dove persiste il medesimo
limite ma è possibile lo sviluppo di tecnologie più avanzate a causa
della particolare natura della materia. All'esterno vi è una dimensione
ancora più vasta, dove la velocità della luce non è più assoluta e dove
infatti si sono sviluppate civiltà avanzatissime. Infine, vi è una zona
"trascendente", dai contorni indefiniti, dove l'universo in quanto
sistema di informazione può raggiungere uno stato di auto-consapevolezza
attraverso i Poteri. Ed è qui che una civiltà interstellare scopre un
pianeta-archivio che non cela solamente un bagaglio illimitato di
conoscenze, ma una perversa entità che attende da milioni di anni di
essere riattivata per scatenare su razze e civiltà il suo potere
distruttivo. Solo un'astronave riesce a sfuggire all'apocalisse,
dirigendosi verso l'unico pianeta dove potrà essere elaborata la
contromisura in grado fermare l'avanzata che sta inghiottendo nel nulla
l'universo... Una formidabile avventura in un universo mai immaginato
prima d'ora, firmato da un astro nascente della fantascienza
contemporanea.